PANPROSOPOPLASTICA una faccia nuova a 360°
PANPROSOPOPLASTICA una faccia nuova a 360°

13/02/2023
PANPROSOPOPLASTICA una faccia nuova a 360°

La tendenza per un cambiamento radicale del proprio aspetto sta mettendo le radici tra i nostri pazienti, e questo è legittimo se la richiesta chirurgica, pur essendo multipla, rimane conservativa permettendo comunque un risultato d’insieme gratificante e non stravolgente.

Mi spiego meglio: quando una persona decide di affrontare un lifting della faccia ma non considera una parziale rinoplastica che darebbe un risultato d’insieme che va a beneficiare perfino il lifting, quando si trascura un cambiamento, sempre garbato, ma preciso di una blefaroplastica senza aggiungere una cantopessi che offre a sua volta un cambiamento della forme oltre all’eliminazione delle borse ebbene questa che chiamiamo PAN (completa) PROSOPO (di fronte) PLASTICA (modellamento) ci offre un cambiamento d’insieme che Leonardo da Vinci se ci fosse chiamerebbe “corporalità”.

 

Ovviamente l’ultima parola spetta al chirurgo che valuta non solo l’aspetto tecnico della procedura ma soprattutto il candidato  e le sue motivazioni per eseguire un intervento d’insieme, complesso si, ma purché ci sia ovviamente l’esperienza necessaria del professionista. Questi interventi, voluttuari, non dovrebbero superare 4-5 ore più per “buon senso” che per un limite dettato in assoluto dalla chirurgia.

 

Un minilifting composito rinfrescherebbe il viso (piccola incisione avanti al padiglione auricolare ed un sollevamento dei tessuti), una rinoplastica parziale correggerebbe la punta dandogli la giusta definizione, una blefaroplastica con eventuale cantopessi (toglie le borse e fornirebbe un garbo quasi orientale all’orbita per  ottenere uno sguardo molto accattivante). A questo aggiungiamo una protesi facciale zigomatica che darebbe gioventù oppure un lipofilling zigomatico che darebbe bellezza, il quadro è completo per la consegna. La differenza è sostanziale, la protesi zigomatica va a colmare quell’assorbimento osseo inevitabile con il trascorrere del tempo. Il riempimento da solo dà infatti bellezza certo ma agisce solo nei piani sottocutanei non nella forma di base. Un piccolo impianto invece restituirebbe proprio “gioventù” oltre che bellezza. Non trascureremo mai la consistenza delle labbra, le quali carnose, determinano un’attrazione unica ormai collaudata.

Si nasce con un viso di forma a triangolo rovesciato per poi arrivare ad un triangolo

diritto che mette in evidenza ciò che l’assorbimento osseo insieme alla caduta dei tessuti causa e cioè la caduta delle guance, del naso, delle palpebre, dello sguardo.

 

In fin dei conti cos’è che porta il piacere nell’osservare un viso giovane in questo terzo millenio? Oltre la gioventù che è la materia prima, uno sguardo accattivante, uno zigomo presente, un labbro carnoso. Questa è la triade di successo. Ovviamente il mini lifting composito è la “conditio sine qua non”.

Se poi ci piacciono le ciliegine sulle torte, un suggerimento in fase finale da parte del medico estetico e dell’estetista con i loro ritocchi soft, tipo cambio di consistenza della pelle, trucco,  acconciatura, …  la rivoluzione sarà totale, una vera e propria PANPROSOPOPLASTICA.

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